UN GRIDO MOLESTO
José Antonio PagolaGesù esce da Gerico verso Gerusalemme, accompagnato dai suoi discepoli e da altra gente. Improvvisamente si sentono delle grida. È un mendicante cieco che, dal bordo della strada si rivolge a Gesù: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
La sua cecità gli impedisce di godere della vita come gli altri. Non potrà mai andare come pellegrino a Gerusalemme. Inoltre, gli chiuderebbero le porte del tempio: i ciechi non potevano entrare nel recinto sacro. Escluso dalla vita, emarginato dalla gente, dimenticato dai rappresentanti di Dio, gli resta solo di chiedere pietà a Gesù.
I discepoli e quelli che lo accompagnano si irritano. Quelle grida interrompono il loro cammino tranquillo verso Gerusalemme. Non possono ascoltare con pace le parole di Gesù. Quel povero molesta. Bisogna far tacere le sue grida. Per questo «Molti lo rimproveravano perché tacesse».
La reazione di Gesù è molto diversa. Non può continuare il suo cammino ignorando la sofferenza di quel uomo. «Si ferma», fa che tutto il gruppo si arresti e chiede loro che chiamino il cieco. I suoi seguaci non possono camminare dietro a lui senza ascoltare gli appelli di quelli che soffrono.
La ragione è semplice. Lo dice Gesù in mille modi, in parabole, esortazioni e detti vari: il centro dello sguardo e del cuore di Dio sono quelli che soffrono. Per questo egli li accogli e si prodiga per loro in maniera preferenziale. La sua vita è, innanzitutto, per i maltrattati dalla vita e per le ingiustizie: i condannati a vivere senza speranza.
Ci disturbano le grida di quelli che vivono male. Ci può irritare trovarli continuamente nelle pagine del Vangelo. Ma non ci è permesso «mutilare» il suo messaggio. Non c’è Chiesa di Gesù senza ascoltare quelli che soffrono.
Sono sul nostro cammino. Li possiamo incontrare in qualsiasi momento. Molto vicino a noi o più lontani. Chiedono aiuto e compassione. L’unico atteggiamento cristiano è quello di Gesù davanti al cieco: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Questo dovrebbe essere l’atteggiamento della Chiesa davanti al mondo di quelli che soffrono: Che cosa vuoi che io faccia per te?
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com