BUONA NOTIZIA PER I POVERI
José Antonio PagolaUno dei tratti più scandalosi e insopportabili dell'atteggiamento di Gesù è la sua decisa difesa dei poveri. Molte volte, i cristiani vorrebbero sottrarsi da questo tratto essenziale nella sua maniera di agire.
Non inganniamoci. Il suo messaggio non è, in maniera indiscriminata, una buona notizia per tutti. Egli è stato inviato per portare una buona notizia ai poveri: il futuro che Dio aveva prospettato e voluto appartiene a loro.
Sono fortunati i poveri, gli emarginati dalla società, i privati di ogni difesa, quelli che non trovano un luogo nella convivenza con i forti, gli spogliati dai potenti, gli umiliati dalla vita. Loro sono i destinatari del Regno di Dio, quelli che si rallegreranno quando Dio «regnerà» fra i suoi figli e le sue figlie.
Ma, perché sono loro i privilegiati? Forse i poveri sono migliori degli altri per meritare da Dio un tratto così speciale? L'atteggiamento di Gesù è semplice e chiaro. Non afferma mai che i poveri, per il fatto di esserlo, siano migliori dei ricchi. Non difende un «classismo morale». L'unica ragione del suo privilegio è che sono poveri e oppressi e Dio solo può «regnare» nel mondo facendo loro giustizia.
Dio non può essere neutrale davanti ad un mondo lacerato dalle ingiustizie degli uomini. Il povero è un essere bisognoso di giustizia. Per questo l'arrivo di Gesù è una buona notizia per lui. Dio soltanto può regnare difendendo quelli che sono maltrattati.
Se il regno di Dio arriva a imporsi, i poveri saranno felici, perché dove Dio «regna» i potenti già non potranno regnare sui deboli né i forti su gli indifesi.
Non dimentichiamolo. Quello che è buona notizia per i poveri sembra una cattiva notizia per gli interessi dei ricchi. I ricchi non sono fortunati. Il futuro non appartiene a loro. Le loro ricchezze non gli permettono di aprirsi a un Dio Padre.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com