LA PAURA DI ESSERE DIVERSI
José Antonio PagolaGesù poté vedere molto presto quello che poteva sperare dal suo popolo. Gli evangelisti non ci hanno nascosto la resistenza, lo scandalo e l'opposizione che ha trovato, persino negli ambienti più vicini. Il suo modo di fare libero e liberatore era troppo molesto. Il suo atteggiamento metteva a rischio troppi interessi.
Gesù lo sapeva dall'inizio della sua attività profetica: non è facile che qualcuno che si decida ad agire ascoltando fedelmente Dio sia ben accettato da un popolo che vive voltando le spalle a lui. «Nessun profeta è ben accetto nella propria patria».
I credenti non dovrebbero dimenticare questo. Non si può seguire fedelmente Gesù e non provocare, in qualche modo, la reazione, la critica e persino il rifiuto di quelli che, per diversi motivi, non possono essere d'accordo con un modo di vivere evangelico.
Non è facile vivere controcorrente. Ci fa paura l'essere differenti. Da molto tempo va di moda «esser alla moda». E questo non solo nel momento di comprare il vestito d'inverno o di scegliere i colori di quelli per l'estate: il «dettato della moda» ci impone i gesti, le maniere, il linguaggio, le idee, gli atteggiamenti e le posizioni che dobbiamo difendere.
Bisogna avere una buona dose di coraggio per essere fedeli alle proprie convinzioni, quando tutti si adattano «a quello che si porta». È più facile vivere senza un progetto personale di vita, lasciandoci portare dal convenzionalismo. È più facile porci comodamente nella vita e vivere secondo quello che ci viene dettato dall'esterno.
All'inizio, forse ascoltavamo quella voce interiore che ci diceva che non era quello il cammino corretto per crescere né come persona né come credente. Presto, però, ci siamo tranquillizzati. Non vogliamo sembrare «anormali» o «strani». Si è più sicuri rimanendo nel gregge.
E così continuiamo a camminare, nel gregge, ma l'Evangelo continua a invitarci a essere fedeli al progetto di Gesù, persino quando questa fedeltà provoca le critiche e il rifiuto dalla società, a volte persino nella Chiesa.
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com