DIO NOS STA IN CRISI
José Antonio PagolaÈ più frequente di quello che pensiamo. I credenti diciamo che crediamo in Dio, ma nella pratica viviamo come se non esistesse. È anche questo il rischio che abbiamo oggi nel trattare la crisi religiosa attuale e il futuro incerto della Chiesa. Vivere questo momento in maniera «atea».
Non sappiamo più camminare nell'«orizzonte de Dio». Analizziamo le nostre crisi e pianifichiamo il nostro futuro considerando soltanto le nostre possibilità; Dimentichiamo che il mondo è nelle mani di Dio, e no nelle nostre. Ignoriamo che il «Grande Pastore» che si prende cura e guida la vita di cada essere umano è Dio.
Viviamo come «orfani» che hanno perso il loro Padre. La crisi ci deborda. Quello che ci viene domandato ci sembra eccesivo. Ci è difficili perseverare coraggiosamente in un compito senza vedere nessun successo. Ci sentiamo soli, e ciascuno si difende come può.
Secondo il racconto evangelico, Gesù si trova a Gerusalemme comunicando il suo messaggio. È inverno e, per non raffreddarsi, passeggia per i portici del Tempio circondato de giudei che continuamente fanno domande, Gesù parla delle «pecore» che ascoltano la sua voce e lo seguono. In un determinato momento dice: «Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre».
Secondo Gesù, «Dio è più grande di tutti». Che noi siamo in crisi non significa che Dio sia in crisi. Che i cristiani ci perdiamo d'animo non vuol dire che Dio sia rimasto senza forze per salvare. Che noi non sappiamo dialogare con l'uomo di oggi non significa che Dio non possa trovare cammini per parlare al cuore di cada persona. Che la gente abbandoni le nostre chiese non vuol dire che possano scappare dalle mani protettrici di Dio.
Dio è Dio. Nessuna crisi religiosa e nessuna mediocrità della Chiesa potrebbero «strappare dalle sue mani» quei figli e figlie che ama con un amore infinito. Dio non abbandona nessuno. Ha i suoi cammini per prendersi cura e guidare a cada figlio suo, e i suoi cammini non sono necessariamente quelli che noi gli intendiamo rintracciare.
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com