UNO STILE DI AMARE
José Antonio PagolaI cristiani hanno iniziato la loro espansione in una società che aveva diversi termini per esprimere quello che oggi noi chiamiamo amore. La parola più frequente era filía, che designava l’affetto verso una persona vicina e veniva usato per parlare dell’amicizia, l’affetto o l’amore verso i parenti e gli amici. Si parlava anche di eros per designare la tendenza piacevole, l’amore appassionato o semplicemente il desiderio verso chi provava in noi piacere e soddisfazione.
I primi cristiani praticamente hanno abbandonato questa terminologia e ha messo in circolazione un’altra parola quasi sconosciuta, agape, dandola un contenuto nuovo e originale. Non volevano che l’amore ispirato in Gesù si confondesse con qualunque altra cosa. Perciò il loro interesse nel formulare bene «il mandato nuovo dell’amore»: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi».
Lo stile di amare di Gesù è inconfondibile. Non si avvicina alle persone cercando il proprio interesse o soddisfazione, la sua sicurezza o benessere. Pensa soltanto a fare del bene, accogliere, offrire il meglio di quello che possiede, offrire amicizia, aiutare a vivere. Ê così che lo ricorderanno più tardi nelle prime comunità cristiane: «Passo facendo del bene».
Per questo il suo amore ha uno stila di servizio. Gesù si mette a servizio di qui è più bisognosi di lui. Fa posto nel suo cuore e nella sua vita a quelli che non hanno un posto nella società né nella preoccupazione degli altri. Difende i deboli e i piccoli, quelli che non possono difendersi se stessi, quelli che non sono né grandi né importanti. Si avvicina a quelli che sono soli e indefessi, quelli che non conoscono l’amore o l’amicizia di nessuno.
La cosa abituale fra noi è amare a quelli che ci voglio veramente bene, essere affettuosi con i nostri famigliari e amici, e poi essere indifferenti con quelli che sentiamo strani e fuori del nostro piccolo mondo d’interessi. Ma quello che distingue il vero seguace di Gesù non è un «amore» qualunque, ma quel stile di amare che ci fa avvicinarci a chi potrebbe avere bisogni di noi. Non dovremmo dimenticarlo.
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com