SOFFIO DI VITA
José Antonio PagolaGli ebrei si facevano un'idea molto bella e reale del mistero della vita. Ecco come un vecchio racconto presenta la creazione dell'uomo, molti secoli prima di Cristo: «Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente».
È quello che ci dice l'esperienza. L'essere umano è fango. Si potrebbe rompere in qualunque momento. Come camminare con piedi d'argilla? Come guardare la vita con occhi d'argilla? Come amare con cuore d'argilla? Quest'argilla però vive! Al suo interno c'è un soffio che la fa vivere. È il Soffio di Dio. Il suo Spirito vivificante.
Alla fine del suo Evangelo, Giovanni ha descritto una scena grandiosa: è il momento culminante di Gesù risorto. Secondo il suo racconto, la nascita della Chiesa è una «nuova creazione». Quando inviò i suoi discepoli, Gesù «soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo».
Senza lo Spirito di Gesù, la Chiesa è argilla senza vita: una comunità incapace di trasmettere speranza, consolazione e vita nel mondo. Può pronunziare parole sublimi senza comunicare il soffio di Dio ai cuori. Può parlare con sicurezza e fermezza senza rafforzare la fede delle persone. Dove troverà speranza se non nel soffio di Gesù? Come si difenderà dalla morte senza lo Spirito del Risorto?
Senza lo Spirito creatore di Gesù potremo finire vivendo in una Chiesa che si chiude a qualunque rinnovamento: non è permesso sognare grandi novità; la cosa più sicura è una religione statica e controllata, che cambi le meno cose possibile; quello che abbiamo ricevuto in altri tempi è anche la cosa migliore per i nostri; le nostre generazioni devono celebrare una fede vacillante con il linguaggio e i riti di tanti secoli fa. I cammini sono tracciati. Non abbiamo bisogno di chiederci perché.
Come non gridare con forza: «Vieni Spirito Santo, vieni nella tua Chiesa. Vieni a liberarci dalla paura, dalla mediocrità e dalla mancanza di fede con la tua forza creatrice?» Non dobbiamo guardare gli altri. Ciascuno deve aprire il proprio cuore.
José Antonio Pagola
Traduzzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com