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Libro de la biblia

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Fecha de Creación (Inicio - Fin)

-

SENZA UCCIDERE LA SPERANZA

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Gesù fu un creatore instancabile di speranza. Durante tutta la sua vita contagiò agli altri la speranza che egli stesso viveva nel profondo del suo essere. Oggi ascoltiamo il suo grido di allerta: «Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina... State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita».

Le parole di Gesù non hanno perso attualità, perché anche oggi continuiamo a uccidere la speranza e a sciupare la vita in tanti modi. Non pensiamo a quelli che, al margine di ogni fede, vivono secondo quel «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo», ma a quelli che, chiamandosi cristiani, possono cadere in un atteggiamento non tanto diverso: «mangiamo e beviamo, perché domani verrà il Messia».

Quando in una società praticamente l'unico obiettivo della vita è la soddisfazione ceca e ciascuno si chiude nel suo proprio piacere, l`amore e la speranza vengono uccisi.

I soddisfatti non cercano niente di nuovo. Non travagliano per cambiare il mondo. Non s'interessano a un futuro migliore. Non si ribellano davanti a ingiustizie, sofferenze e cose assurde del mondo presente. In realtà, questo mondo è per loro «il cielo» che vorrebbero conquistare per sempre. Possono permettersi il lusso di non aspettare nulla di meglio.

È molto tentatore adattarsi sempre alla situazione, istallarsi confortevolmente nel nostro piccolo mondo e vivere tranquilli, senza d'altre aspirazioni. Quasi incoscientemente, l'illusione di poter conseguire la propria felicità annida in noi senza che nulla cambi nel mondo. Ma non dimentichiamo: «Soltanto quelli che chiudono i loro occhi e le loro orecchie, soltanto quelli che sono diventati insensibili, possono sentirsi comodi in un mondo come questo» (R. A. Alves).

Chi ama sul serio la vitae si sente solidale di tutti gli esseri umani soffre nel vedere che ancora un'immensa maggioranza non può vivere degnamente. Questa sofferenza è un segno che ancora siamo vivi e siamo coscienti che qualcosa va male. Dobbiamo continuar a cercare i Regno di Dio e la sua giustizia.

 

José Antonio Pagola

Traduzione: Mercedes Cerezo

Publicado en www.gruposdejesus.com

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